
Analisi del testo
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Forum degli studenti del corso di Letteratura Italiana Contemporanea A, Università di Torino
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Serena Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 38 Registrato: 23/09/08 22:18 Messaggi: 75
Località: Torino
Impiego: studentessa
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Ragazzi,
io ci ho provato a mettere giù una bozza della mia idea di tesina...
è ancora (come capirete dalla lettura) incompleta, ma per ora è quanto esiste...
secondo voi può andare bene?
la forma secondo voi è forse troppo narrativa?
aspetto vostri pareri e contributi...
Ciao
Serena
Scelta dell’argomento
In questa relazione ho scelto di analizzare la lettura dell’incipit del romanzo “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez, proprio perché la mia lettura dell’incipit di questo romanzo è avvenuta tre volte nel corso di quest’anno solare, per diversi motivi e con diversi risultati. Ho trovato nell’analisi retrospettiva dei miei atti di lettura una riconferma del fatto che di fronte ad uno stesso testo la stessa persona può reagire, in momenti diversi, in modi molto differenti. Ciò è ancora più vero nel caso di testi letterari (in quanto testi di tipo estetico, che hanno come preciso obiettivo quello di non essere univoci, per poter lasciare un messaggio valido nel tempo, fino a diventare “classici”) e il capolavoro di García Márquez di cui mi appresto a trattare senza dubbio rientra in questa categoria.
Analisi delle mie tre diverse letture
La prima volta che ho letto l’inizio di “Cent’anni di solitudine” è stato all’incirca a gennaio del 2008, in un’edizione in lingua originale. Avevo acquistato il testo per esercitarmi nella lettura e comprensione in spagnolo, in vista dell’esame di Lingua e Traduzione spagnola che avrei dovuto sostenere qualche mese dopo, e a dire la verità l’avevo scelto semplicemente perché era il più economico che avevo trovato nella libreria dove mi ero recata. Il mio primo incontro con il capolavoro di García Márquez fu un disastro: in quell’occasione non sono neppure arrivata alla fine del primo capitolo, scoraggiata per l’assoluta mancanza di senso che avevano per me le frasi che leggevo, nonostante l’aiuto del dizionario. Già la prima frase per me era un mistero. Nella mia mente la traducevo all’incirca così:
“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía aveva da ricordarsi di quel pomeriggio remoto in cui suo padre lo portò a conoscere il gelo”.
A parte qualche problema con i verbi, la mia traduzione era sostanzialmente giusta, eppure il mio primo pensiero fu che tutto ciò non aveva alcun senso. “Conoscere il gelo”, stava lì il problema. Cercai due volte la parola hielo sul dizionario, per assicurarmi che volesse realmente dire gelo, ghiaccio, ma continuai a non capire. Non riuscivo proprio a concretizzare quelle parole e imputavo la mancanza di senso non ad un’intenzione poetica dell’autore (che poteva aver scelto quelle parole proprio perché oscure), ma alla mia scarsa conoscenza della lingua spagnola. In pratica, le mie carenze linguistiche (o supposte tali) mi impedivano la “volontaria e momentanea sospensione dell’incredulità” . Decisi di proseguire nella lettura, ma mi incagliai già nella prima parola della riga successiva. Cercai e ricercai il lemma “Macondo” sul dizionario e, non trovandolo, ottenni solo di arrabbiarmi ulteriormente, stavolta non con me stessa, ma con il curatore del vocabolario. Solo dopo una pagina di faticosa lettura capii che si trattava del nome di una città, immaginaria per giunta. Come è facile intuire, questo primo approccio non mi portò molto lontano: a pagina 27 mi arresi e presi la decisione di rimandare quella lettura ad un momento in cui le mie competenze riguardo la lingua spagnola fossero state all’altezza del compito. L’ironia della sorte vuole che a pagina 28 fosse spiegato il “mistero” (per me era tale) della scoperta del ghiaccio, ma questo, ovviamente, l’ho scoperto solo durante la mia seconda lettura del libro. |
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ISAisaOH Apprendista

Iscritti
 Sesso:  Età: 36 Registrato: 24/09/08 19:11 Messaggi: 36
Località: TORRE PELLICE Interessi: LIBRI libri LIBRI, MUSICA musica MUSICA, SPORT sport SPORT!! Impiego: STUDENTESSA
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Si, è una bozza, quindi non c'è bisogno di dir che la struttura-grammatica, ordine parole etc sia da rivedere.
Anche io pensavo di scrivere dividendo per punti, quindi mi sembra ok la suddivisione, è ordinato e si capisce..
fossi in te mi concentrerei solo sul dilemma del "gelo" e per es taglierei la parte su Macondo (forse perchè è meglio puntare all'essenziale ed essendo solo un accenno così rende il testo un pò pesante e meno lineare) .
Poi una volta che scriverai anche delle altre riletture potrai sintetizzare un pò la prima parte relativa alla prima lettura (perchè se son ttt e 3 così lunghe e dettagliate un pò il lettore si distrae e tende a saltare righe...).
Poi di sicuro ti converrà citare la fonte della volontaria e momentanea sospensione dell'incredulità.
Cm idea quindi ci sta!! = )
spero di esserti di aiuto per avere un pensiero più neutrale e che ti dica sinceramente che effetto fa il tuo testo sui lettori!!
isa |
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ISAisaOH Apprendista

Iscritti
 Sesso:  Età: 36 Registrato: 24/09/08 19:11 Messaggi: 36
Località: TORRE PELLICE Interessi: LIBRI libri LIBRI, MUSICA musica MUSICA, SPORT sport SPORT!! Impiego: STUDENTESSA
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dimenticavo...forma narrativa il tuo dilemma?
beh, raccontando la tua esperienza potrebbe andare bene, ma lo capirai-rielaborerai soltanto qnd avrai anche il resto, cm nella sezione che seguirà, dei pareri di esperti sulle varie riletture...  |
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Serena Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 38 Registrato: 23/09/08 22:18 Messaggi: 75
Località: Torino
Impiego: studentessa
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Sì, intendevo dire che uso la prima persona invece della terza...
forse non è molto appropriato per la saggistica, però così mi risultava più facile
scrivere di un'esperienza personale... |
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ISAisaOH Apprendista

Iscritti
 Sesso:  Età: 36 Registrato: 24/09/08 19:11 Messaggi: 36
Località: TORRE PELLICE Interessi: LIBRI libri LIBRI, MUSICA musica MUSICA, SPORT sport SPORT!! Impiego: STUDENTESSA
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lo rendi anche più interessante con la prima persona...cmq il consiglio migliore è leggerti bene bene il manuale e vedere cm esperti utilizzano un linguaggio appropriato.. |
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LadyLilith Apprendista

Iscritti
 Sesso:  Età: 35 Registrato: 30/09/08 10:17 Messaggi: 37
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Io ti consiglierei di non "calcare la mano" sulla prima persona, oppure di scriverti tutta la bozza in prima persona, poi provare a vedere in terza come verrebbe. Ovviamente, non avendo tu alcun campione di lettori, come puoi mettere dati generici? XD A questo punto forse è meglio mantenere la "soggettiva", ammorbidendola un po', ovvero metendo meno in risalto le emozioni, "schematuizzandole" e trattandole come se fossero dati scientifici. Questo è il mio umile punto di vista, per il resto è già ben impostata! |
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Luca7b Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 36 Registrato: 24/09/08 17:17 Messaggi: 16
Località: Alpignano
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Secondo me (quindi detto da uno che non ha nemmeno provato a iniziare la relazione) hai usato tanti pronomi... del tipo:
"Come è facile intuire, questo primo approccio non mi portò molto lontano: a pagina 27 mi arresi e presi la decisione di rimandare quella lettura ad un momento in cui le mie competenze riguardo la lingua spagnola fossero state all’altezza del compito."
Quelli che ho sottolineato potrebbero essere tolti...
Ma comunque, trattandosi di una bozza, non è un grosso problema... per il resto, forse nella prima parte dovresti aggiungere qualcosa riguardo il tuo stato emotivo. Qualcosa che con bassa o larga probabilità abbia influenzato la tua lettura. Magari esporre il tuo scoraggiamento tramite esperienze passate, timori per il futuro esame, carattere predisposto alla preoccupazione (sto tirando a caso) in modo che tu possa spiegare meglio le tue premure riguardo la comprensione del testo.
Sempre che tu non avessi già intenzione di trattare di ciò consecutivamente... _________________ Noi siamo i figli dei padri ammalati,
aquile al tempo di mutar le piume,
svolazziam muti, attoniti, affamati,
sull'agonia di un nume. |
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Serena Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 38 Registrato: 23/09/08 22:18 Messaggi: 75
Località: Torino
Impiego: studentessa
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Grazie a tutti per i suggerimenti!
Luca ha ragione, i pronomi sono troppi... sembro egocentrica!
il fatto è che volevo sottolineare che (ovviamente) si tratta di un'esperienza
di lettura singola e non generalizzabile...
forse avrei dovuto sottoporre ai partecipanti al forum la lettura dell'incipit però ora che avete letto quello che io ci ho trovato potete dedurre quello che vi chiederei e la vostra lettura statisticamente non vale più, temo...
peccato!
però è un'idea per qualcun'altro, se uno di voi decide di fare una tesina
con analisi di campioni di lettori il forum sarebbe un ottimo modo per raccogliere
materiale senza troppo dispendio di energie,
che ne pensate?
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Luca7b Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 36 Registrato: 24/09/08 17:17 Messaggi: 16
Località: Alpignano
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E' un'ottima idea... tu posta comunque l'incipit del tuo brano
io però volevo lavorare su un racconto di Buzzati... e se posto il racconto per intero rischio di violare i diritti di copyright... che faccio? O_o _________________ Noi siamo i figli dei padri ammalati,
aquile al tempo di mutar le piume,
svolazziam muti, attoniti, affamati,
sull'agonia di un nume. |
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Serena Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 38 Registrato: 23/09/08 22:18 Messaggi: 75
Località: Torino
Impiego: studentessa
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Secondo me non violi il cpyright se citi la fonte in modo chiaro...
on line quasi tutto è permesso...
magari però potresti fare questa domanda
al profssore (aldo.nemesio@unito.it) che
sicuramente ne sa di più di me e te al riguardo... |
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annesa.canta Nuovo

Iscritti
 Sesso: 
Registrato: 22/11/08 12:10 Messaggi: 1
Località: TORINO
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ciao a tutti,sona annesa.ma sono appena iscritta e questa bozza di tesina è la prima cosa che ho letto!tutto quello che per ora posso dire è che mi sembra una bellissima idea!
ciao ciao  |
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Serena Apprendista

Moderatori
 Sesso:  Età: 38 Registrato: 23/09/08 22:18 Messaggi: 75
Località: Torino
Impiego: studentessa
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Grazie annesa!
quando ti sarai fatta un'idea più chiara aspettiamo la tua idea ti tesina
ciao
Serena |
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